L’alloro è tra le più note dell’antichità, nell’antica Grecia e nell’antica Roma era il simbolo della pace e della vittoria sia in campo militare che nelle gare sportive, i suoi rami venivano infatti intrecciati per creare corone da porre sul capo dei vincitori nei giochi e dei personaggi degni di riconoscimento e stima, la corona d’alloro costituiva quindi il massimo onore.
I poeti che vincevano e ricevevano la corona d’alloro diventavano “poeti laureati” e persone degne dalla più immensa e regale stima per questo motivo accanto alla parola laurus vi è la parola nobilis.
Ancora oggi noi utilizziamo questo termine al conseguimento della Laurea il cui nome deriva proprio dall’alloro, cioè porre sul capo il laureus.
Insomma intorno a questa pianta che è propria della macchia mediterranea girano miti e leggende.
Esistono diversi rituali legati all’alloro, ad esempio, si dice che mettere alcune foglie di alloro sotto al cuscino promuova i sogni profetici, mentre tenere alcune foglie di alloro in casa aiuterebbe ad avere la protezione del dio del sole e quindi prosperità e benessere.
Secondo numerose credenze popolari, inoltre, si dice che l’alloro non venga mai colpito dai fulmini, proteggendo anche le case vicine
Nel linguaggio dei fiori e delle piante l’alloro è considerato il simbolo della potenza, della vittoria e della gloria ed essendo una pianta sempreverde è anche simbolo di immortalità.
L’alloro in cucina è molto diffuso e noi ve lo vogliamo proporre in vasetto da aggiungere alle vostre pietanze; insaporisce la carne, il pesce, i brodi e le verdure. Senza dimenticare il canarino, l’infuso digestivo per eccellenza.
Messo a cuocere insieme alla passata di pomodoro, l’alloro regala un sapore inconfondibile. Così come nelle zuppe e nei minestroni lascia il suo gusto aromatico. Ma in generale, l’alloro è uno degli aromi fondamentali del mazzetto che, insieme a timo e prezzemolo, è perfetto per insaporire l’arrosto, il brasato, il bollito, lo spezzatino, lo stufato e la selvaggina. E ancora: una fogliolina infilzata negli spiedini, tra i bocconi di maiale, agnello o pollo, dà un gusto più deciso al risultato. Stesso risultato si ottiene lessando un trancio di pesce bianco o i crostacei in un brodo a base di qualche foglia di alloro, qualche rametto di timo e uno spicchio d’aglio vestito. Le foglie di alloro sono anche preziose per profumare due antipasti della cucina regionale: le sarde a beccafico della tradizione siciliana
Canarino digestivo o infuso di alloro
Dopo una cena abbondante, l’infuso di alloro, meglio noto come canarino, è l’ideale per aiutare la digestione e alleviare il senso di pesantezza.
Preparazione: basta pulire molto bene un limone e sbucciarlo, lavare qualche foglia di alloro e quando l’acqua di un pentolino arriva a ebollizione versare gli ingredienti in una tazza. Dieci minuti di infusione e il canarino è pronto: addolcendolo con zucchero o miele il sapore sarà più delicato e il risultato lo stesso.