Come riconoscere un Olio EVO di alta qualità

L’assaggio dell’olio è un’esperienza avvolgente e unica. Ecco una breve guida per riconoscere un olio extravergine di oliva di alta qualità.
Un olio, per essere definito EVO, deve necessariamente soddisfare requisiti produttivi, chimico-fisici e organolettici ben definiti. Saper riconoscere queste qualità è il primo passo per un assaggio consapevole.
Gli attributi positivi sono le qualità positive da riconoscere in un olio EVO. Al contrario, gli attributi negativi non devono essere presenti. Gli attributi positivi sono:

  • Il Fruttato: è la complessa interazione di diverse sensazioni olfattive, dipendenti dalla varietà del frutto, dal grado di maturazione e dalle condizioni di estrazione. 

  • L'amaro e il piccante: dipendono dalla presenza di composti fenolici, preziosi componenti antiossidanti e salutistici. 

  • L'aroma: corrisponde a quella ricca carica di composti aromatici che rende unico e complesso un olio.

L' assaggio dell'olio

Le ore ideali per l'assaggio di un olio extravergine di oliva sono quelle del primo mattino. E' buona regola operare lontano dai pasti, in ambienti adatti e sterili di profumazioni. Per non compromettere l'assaggio è bene accertarsi che le proprie condizioni fisiologiche e sensoriali siano ottimali.

La procedura di assaggio professionale si divide in sette fasi da seguire scrupolosamente: eccone un breve riassunto.

1. Preparare il campione
Versa un cucchiaio d'olio nel bicchiere scelto. Utilizzare un bicchiere di colore scuro permetterà di non avere pregiudizi di valutazione in merito all'aspetto visivo. Il colore dell'olio non è considerato un parametro capace di denotare, da solo, la qualità di un olio.
2. Riscaldare il fondo del bicchiere
Con una mano riscalda il fondo del bicchiere, con l'altra chiudi l'estremità superiore. La temperatura ideale da raggiungere è intorno ai 28°C. Questa operazione favorirà il processo di volatilizzazione dei composti aromatici esaltando tutte le caratteristiche organolettiche dell'olio.
3. Annusare profondamente
2-3 volte, per un massimo di 30 secondi. Queste brevi e ripetute inalazioni agevoleranno la percezione del fruttato e degli aromi presenti nell'olio. Al fine di non saturare i recettori olfattivi è bene, in questa fase, non eccedere.
4. Gustare delicatamente
Un piccolo sorso. L'olio deve venire a contatto con ogni zona della lingua in quanto ogni zona di essa recepirà stimoli differenti. Cospargere per bene l'intero palato e concentrarsi nel ricercare l'equilibrio tipico tra amaro e piccante.
5. La tecnica dello strippaggio
Completa la degustazione favorendo la percezione del retrogusto per via retronasale. Versa un sorso d'olio in bocca e inspira aria, prima delicatamente poi vigorosamente facendo nebulizzare le particelle d'olio nella cavità retronasale. In questa fase i recettori del gusto e i recettori dell'olfatto verranno coinvolti contemporaneamente fornendo sensazioni più precise.
6. Memorizzare le sensazioni
Presta attenzione al modo e all'ordine in cui si presentano gli stimoli sensoriali. Terminata l'analisi è il momento di appuntare ogni sensazione rinvenuta durante l'assaggio

7. Assaggio completato!

Conclusa la valutazione dell'olio è il momento di assaggiare altri campioni. E' consigliato, tra un assaggio e l'altro, di sciacquare la bocca con acqua o mangiare uno spicchio di mela verde.